Al tavolo con CLAUDIO LIPPI.
Questa è la mia prima intervista dove ho potuto parlare del mio progetto, o meglio dell’idea che mi porto da anni, 15 per l’esattezza, in giro per l’Italia, per cercare di renderla fattibile…nell’attesa che qualcuno non mi guardi come un extraterrestre, ma prenda sul serio e in considerazione le mie parole, ne ho parlato pubblicamente.
Partendo dall’assunto che tutti debbano allenarsi, è la nostra natura che ce lo chiede, non ho mai capito per quale motivo chi ha una patologia viene sistematicamente escluso da ogni sorta d’allenamento o peggio ancora delegato alla parte medica, i medici, tutti, di allenamento non ne sanno nulla. Certo allenare un cardiopatico non è semplice, bisogna sapersi confrontare col cardiologo di riferimento e molto spesso si associano altre patologie o peggio la sofferenza cardiaca è molto frequentemente l’effetto di un insieme di altre patologie, quindi bisogna essere in grado di rapportarsi con un’intera equipe medica. Ovviamente non esiste l’allenamento per il cardiopatico e l’allenamento per il diabetico, assolutamente no! Certo ci sono passaggi da fare, importanti nell’uno e nell’altro caso, specifici della propria patologia e specifici per il singolo soggetto. La specificità del soggetto farà emergere le differenze nel programma allenante.
Nell’intervista parlo della parte finale della mia idea! Spero possa essere di vostro gradimento.
