Il ritmo circadiano, ossia il ritmo fisiologico sonno-veglia, è messo a dura prova dalla società moderna: la luce artificiale, il jet lag, le cattive abitudini alimentari, in sintesi dallo stile di vita Occidentale, ma anche dall’avanzare dell’età, più si va avanti con gli anni più si ha difficoltà a dormire bene. Per cui in caso di necessità di sonno ristoratore bisogna integrare, supportando il nostro corpo con un aiuto esterno, per potenziare la funzione di un ormone che noi già produciamo, la melatonina.
La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale, posta alla base del cervello. La sua funzione fisiologica è legata al controllo del naturale ritmo sonno-veglia.
In commercio ci sono tantissimi tipi di integratori, ma data la vastità di offerta mi prendo la libertà di consigliarne almeno due, di buona qualità e facilmente reperibili: Solgar e Aboca. Naturalmente se si mangia male e di sera tardi, oppure si pratica il digiuno intermittente, non si fa alcuna attività fisica o ci si allena di notte, si avrà sempre difficoltà a prendere sonno.
Il rapporto tra sonno ed esercizio fisico potrebbe essere sintetizzato in questo modo: una migliore qualità del sonno migliora la performance, ma è anche vero che una buona attività fisica migliora la qualità del sonno. Negli esseri umani il sonno è un comportamento omeostatico, alcuni studi hanno dimostrato che il sonno regola i meccanismi molecolari chiave e che ricopre un ruolo fondamentale nell’omeostasi metabolica. La durata e la qualità del sonno è soggetta a diversi fattori: luce artificiale, modo di alimentarsi, tratti genetici.
L’omeostasi in biologia è l’attitudine degli organismi viventi a conservare le proprie caratteristiche al variare delle condizioni dell’ambiente esterno, tramite meccanismi di autoregolazione.
Riposando male aumenta il cortisolo, di conseguenza un alto valore di cortisolo porta a disturbi del sonno: in questi casi l’attivazione dell’asse ipotalamo ipofisi surrene (HPA) è dominante, anche nelle ore serali notturne, questo alla lunga può condurre ad un’alterazione sonno-veglia.
HPA (sigla dell’ingl. Hypothalamic-Pituitary-Adrenal axis) tradotto in asse ipotalamo-ipofisi-surrene, è il principale effettore della risposta individuale di stress, di concerto con le branche simpatica e parasimpatica del sistema nervoso autonomo, che agisce tramite rilascio di adrenalina e noradrenalina a una situazione potenzialmente pericolosa. In tale situazione l’organismo ha la necessità di utilizzare le risorse energetiche immagazzinate tramite l’alimentazione, distribuendole a determinati distretti corporei.
Una semplice carenza di sonno aumenta l’infiammazione e deprime il sistema immunitario. Il sonno rigenera e disintossica, vengono favoriti la produzione di GH e testosterone che sono anabolici, cioè sostengono l’aumento della massa muscolare. (FONTE Dott. Spattini)
Nelle piccole comunità lo stress, il dormire poco e male, sono elementi ancora poco conosciuti, ma nelle grandi città certi ritmi ricadono in maniera sfavorevole sul ristoro notturno: per dormire bene bisogna vivere bene. Al momento l’attività fisica, la corretta alimentazione e ove necessaria l’integrazione e/o supplementazione fungono da sistema tampone. Questo il motivo principale per cui il settore ha l’obbligo di assumersi seriamente le proprie responsabilità. Il Fitness non è la lezione di zumba o di pilates, ma rappresenta uno stile di vita che include più step: vivere Fitness vuol dire migliorare la qualità di vita individuale, intima e sociale, di cui riuscire a riposare in maniera soddisfacente è uno dei passaggi fondamentali per ricaricare le pile e ripartire.
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