Fitness: il futuro e la sua importanza

Quando mi viene chiesto “Come posso allenarmi a casa?” Io gongolo… l’allenamento è ovunque. E’ possibile allenarsi in ogni luogo e in ogni momento, la pandemia lo ha reso visibile a tutti anche a chi pensava all’allenamento solo in palestra e non sa andare oltre i propri limiti mentali. In realtà per rimanere in forma si ha bisogno di 3 cose, un pò di spazio, il tempo dell’allievo e la mente brillante di un Personal Trainer e in realtà un buon Personal Trainer deve essere in grado di creare anche le altre due condizioni.

L’alta tecnologia delle attrezzature e la personalizzazione sempre più sartoriale daranno nuova visibilità ad un settore in continua evoluzione per la dinamicità che appartiene al proprio grembo. La realtà virtuale e tutto ciò che appartiene alla tecnologia non annullerà il potenziale umano, anzi ci sarà sempre più bisogno di Personal Trainer formati, informati, creativi, studiosi della propria materia e che sappiano comunicare. Il calore della voce umana, il sorriso, la determinazione e l’essere dei buoni motivatori non sarà sostituito da un robot: la tecnologia e i suoi progressi devono essere usati dall’essere umano e non osannati.

Il termine allenamento lo utilizzo in maniera fin troppo generica, quando dico o scrivo allenamento mi riferisco al Fitness e a tutto ciò che ad esso appartiene.
Se Fitness è sinonimo di salute va da se che deve essere sdoganato, questo lo sappiamo tutti, è già così ormai da anni: chiunque si allena e in qualsiasi luogo, ma per sdoganare non intendo solo il luogo ma un intero modus operandi. Le palestre private e non, hanno un loro senso, sociale, se pensiamo ad esempio alla piccola palestra di quartiere dove si allenano le persone dei condomini li vicino, in questi casi la palestra diventa luogo di incontro; questa però è solo una delle realtà di quello che il Fitness rappresenta e potrà rappresentare.

Infatti è mia convinzione da sempre che ospedali, asl e studi medici privati debbano accogliere questo nuovo modo di supportare gli ammalati, purtroppo però il settore non sa apportare tale cambiamento, per cui neanche la parte medica è capace di interagire. Ormai è da un pò di anni che si parla di allenamento come prevenzione primaria, ma dal dire al fare c è un mondo tutto da organizzare.

Portare il Fitness e quindi i Personal Trainer negli ospedali non sta ad indicare accanimento terapeutico, ma semplicemente, dove sia possibile recuperare una vita, bisogna dare la possibilità alla persona di recuperare a 360 gradi il proprio stato di Salute. E’ d’obbligo fare un esempio: per una persona affetta da diabete, cancro o altra patologia, ricoverato per la malattia stessa o per problematiche ad essa correlate, sia l’alimentazione che l’integrazione vanno gestite a livello medico, ma sarebbe opportuno avere come punto di riferimento nello staff medico anche un Personal Trainer, ovviamente a ciò segue la parte allenante che solo un esperto può contribuire a dare. Banalmente, molte volte noi Personal Trainer ci sentiamo dire dal nostro cliente: “vabbè dimmelo tu che tanto lo sai meglio del medico“, almeno una persona al giorno, per tutti i giorni dell anno! Noi ovviamente abbiamo l’obbligo di prendercene carico o delegare a chi di dovere, ma dipende sempre dalla domanda che ci viene posta. La forma mentis del medico non è la stessa di quella del Personal Trainer e viceversa, non vi sarà uno scontro, semmai un incontro di prospettive e soluzioni.

Allenarsi con il Personal Trainer, che dovrebbe essere unico referente per il Fitness, è di importanza fondamentale per raggiungere qualsivoglia obiettivo, che sia in palestra in casa o all’aperto, senza una guida non è possibile raggiungere nessun risultato specifico. Facendo una forzatura dico che: fare movimento come camminare, andare in bici, nuotare, fare le scale, risulta comunque positivo per la nostra vita, allenarsi con il Personal Trainer tutela in sicurezza la nostra salute, fa raggiungere gli obiettivi e si ha un risparmio economico. Il Personal Trainer è in grado di dare diverse indicazioni, fare invece da soli vuol dire investire i propri soldi nei modi più disparati e direi anche disperati senza poi arrivare all’obiettivo prefissato.

Che ci sia una vita di guerra o di pace, il Fitness farà parte del futuro di ogni società civile o meno che sia. Non ho ancora ben chiaro la Riforma dello Sport, che entrerà in vigore a breve, cosa abbia dato di più e cosa invece abbia tolto ad un settore in continuo affanno per la poca lungimiranza del settore stesso. La politica quando non da il giusto risalto ad un settore di vitale importanza per il mantenimento dello stato di fatto della società, è evidente che è il settore specifico che non ha saputo presentarsi. Se penso a chi del settore ha definito l’allenamento una gioia tra i banchi del parlamento italiano o a chi delega l’allenamento ai medici e vorrebbe come collaboratori farmacisti e psicologi mi sento mortificata e penso sia lo stesso per tutti i validi colleghi che lo rappresentano.

Il Fitness è alla base della sopravvivenza della vita stessa: è un entità a sè diversa dallo sport, e ad oggi non ha nulla, a parte qualche illustre pensatore del passato e del presente. Il Fitness e i suoi rappresentati nella figura dei Personal Trainer vanno integrati tra le figure paramediche, in questi contesti per Fitness non intendo lezioni di zumba e salti sullo step, ritengo siano appannaggio di una realtà ben più complessa e articolata, senza voler puntare per forza il dito contro le suddette discipline, perchè in realtà è meglio fare pilates che starsene sdraiati sul divano e lo penso davvero non per comodità di scrittura.

Per Fitness si intende buona salute che la si può raggiungere o mantenere con uno stile di vita sano, che è tutt’altro che fare un’ora di saltelli sullo step dove le ginocchia vengono messe a dura prova, quindi non so quanto sia Fitness. Stile di vita sano non è mangiare poco e allenarsi tanto, sarebbe riduttivo e sbagliato è necessario invece considerare l’essere umano a 360 gradi, nella propria sfera emotiva, sociale e ambientale.

Ad oggi i Personal Personal Trainer in Italia sono pochi, se non pochissimi. Quanti sono in grado di fare una valutazione posturale? Quanti fanno l’adipometria, la bioimpedenziometria oppure una plicometria? Quanti sono in grado di dare consigli sull’alimentazione ed il giusto supporto alimentare? Quanti sono in grado di capire davvero il soggetto e la situazione che hanno davanti e dare l allenamento adeguato alla persone al momento che vive e al contesto generale? Quanti ancora sanno distinguere se possono essere d’aiuto oppure no, ed eventualmente delegare, ma soprattutto a chi e cosa delegare? Vogliamo parlare poi delle collaborazioni? Di certo il farmacista non è utile, ma un medico di base sì e quest’ultimo riuscirà a collaborare? No! Della nostra figura non ne sanno nulla. In genere si riesce a collaborare tranquillamente con i cardiologi, le uniche figure mediche che sanno qualcosa di allenamento, il settore intanto negli anni non ha fatto altro che perdere pezzi: menti brillanti, opportunità ed occasioni importanti.

Chi si occupa di fitness si occupa di salute e questo finalmente lo abbiamo capito, ora come rendere questo pensiero fattibile, pratico, attuabile sul campo e quale campo? Basterebbe un pò di lungimiranza, ma noto con profonda mortificazione che grosso modo arrancano tutte le scuole di formazione. Voglio anche dire, ci tengo a farlo per giustizia di verità, che ognuna da un piccolo contributo ma è ancora troppo poco, non basta. In questo settore si ha l’obbligo di guardare oltre, come si fa ad essere la guida di una persona o più persone, a volte di intere famiglie se non si è capaci di guardare oltre e avere una visione totale della società alla quale appartieni?

Non c’è vita senza allenamento e per stare bene e in salute non è facile programmare l’allenamento, se non si capisce questo il settore rischia di naufragare. In realtà un vero e proprio rischio non lo vedo ed il motivo è semplice: il Fitness ha un ruolo importantissimo nella struttura di qualsiasi società, ma c’è il rischio di non prendersi il posto che si merita. Parlare del Fitness come gioia è una sconfitta, pensare di dover collaborare con il farmacista, parlare di marketing è una sconfitta, non solo personale ma dell’intero settore. Anche per me l’allenamento è gioia e divertimento, semplicemente perchè sono una appassionata, ma non è solo questo il concetto per cui il Fitness è di fondamentale importanza per tutte le società e per ogni struttura economica, non è solo questo il motivo per cui dovremmo portarlo verso il paramedico.

La terapia medica, qualsivoglia terapia, fatta a domicilio o in ospedale se affiancata all’esercizio fisico può dare migliori risultati, in tempi più brevi e questo finalmente dopo anni è stato recepito. Ora però c’è tutto il resto del lavoro da programmare e ahimè il settore annaspa, perchè non ha capito e non sa cosa deve o non deve fare per cui neanche la parte medica è capace di interagire con noi.

Nella mia piccola libreria si possono scovare anche importanti riviste, come quella del dottor Massimo Spattini da cui traggo e trascrivo: “… quando si pensa alla salute si pensa agli ospedali, ai medici, agli infermieri perchè queste sono le strutture e le persone preposte alla cura del nostro corpo. Però in realtà quando arriviamo a contatto con questi soggetti, la salute in parte è già persa. La maggior parte delle persone ha in mente la figura del professionista della salute come quella di una persona che cura le malattie e non quella di una persona che si prende cura del sano ed evita che si ammali. Nelle antiche medicine non era sempre cosi, il Medico Cinese veniva pagato finchè il suo paziente era sano, quando si ammalava, non solo non veniva più pagato ma in certi casi anche bastonato. In un’ottica sociale la salute oltre che un nostro diritto è anche un nostro dovere, perchè solo in salute possiamo essere utili agli altri e non di peso. La via della salute deve partire da noi, come una scelta che possiamo fare tutti, ogni giorno. Una scelta di responsabilità verso se stessi e verso gli altri che passa attraverso la cura del proprio corpo, della propria mente e della propria anima. Io sono un medico, ma mi rendo conto che la salute non può essere relegata o delegata solo alla Medicina ma deve essere un compito di tutti…” (Dalla rivista L’accademia del Fitness, editore Dott. Massimo Spattini, anno 2018).

Ed è con le parole del Dott. Spattini, una delle poche menti lungimiranti che appartengono al Fitness, che oggi vi saluto.

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