La postura e l’importanza della posturale

esercizio di ginnastica posturale metodo Mezieres

Sono una persona molto pratica e negli anni questo mio modo di affrontare la realtà è aumentato a dismisura per il lavoro che faccio, io alleno e per farlo le parole devono essere poche. Fatta questa premessa e considerando che oggi ho scelto uno degli argomenti davvero complessi ho deciso di raccogliere e mettere insieme alcuni dei punti più importanti che riguardano la mia scelta (ma spero ovviamente che non sia solo mia ma di tutti i colleghi) di fare e far fare ai miei allievi sessioni di posturale che ai loro occhi possono apparire sessioni lunghe e noiose, ma in realtà inserisco spesso pochi minuti oppure dedico intere lezioni, in base al caso, alla tecnica Mezieres. I motivi della mia scelta sono gli stessi di qualsiasi tecnico che si occupi di sport o riabilitazione. Come si fa a spiegare un argomento cosi complesso alle persone? Semplicemente facendo fare gli esercizi: la persona apprezzerà perchè ne sentirà immediatamente i benefici, in casi eccezionali nei giorni a venire ma volendo spiegare meglio ho scelto alcuni passaggi, quelli più semplici, di alcuni manuali che affrontano l’argomento postura e posturale.

Che cos’è la postura?

La postura è la posizione ottimale mantenuta con carattere automatico e spontaneo, di un organismo vivente in perfetta armonia con la forza gravitazionale e predisposto a passare da uno stato di quiete a uno stato di moto. (Fonte: manuali ELAV).

” Il corpo umano inteso come complesso di ossa, tendini e muscoli è una struttura armonica e complessa il cui equilibrio tra le parti richiede attività fisica costante. L’immobilità prolungata, le posizioni scorrette mantenute per lunghi periodi, come pure lo stress e la tensione portano ad alterazioni delle articolazioni e all’irrigidimento dei muscoli, con insorgenza di dolori spesso cronici” (Fonte: La postura corretta di Valeria Gattoronchieri).

“Il significato e l’importanza della postura nello sport per essere ben capito da noi tecnici del movimento deve essere interpretato risalendo alla etimologia della parola: “atteggiamento abituale del corpo umano dovuto alla contrazione dei muscoli scheletrici che agiscono contro la gravità” (dal Vocabolario della lingua italiana, Nicola Zingarelli).

” I riflessi posturali, dipendono dalla posizione del corpo nello spazio o di una parte di esso rispetto al resto e regolano i movimenti nelle direzioni degli assi cartesiani. Lo sport e soprattutto gli sport ad alta coordinazione necessitano di un controllo assoluto delle posture di base…e soprattutto per evitare traumi da carico o meglio da sovraccarico imposti dall allenamento…” (di Elio Locatelli direttore tecnico dell area di preparazione Olimpica del Coni)

“…la postura gioca un ruolo fondamentale nella prestazione…una postura sia dinamica che statica gioca un ruolo fondamentale nella ricerca di un ottimale sfruttamento delle leve corporee e delle relative catene muscolari coinvolte” (di Klaus Di Biasi, tre volte campione olimpico di tuffi)

la postura è l aspetto più importante e da sempre quello misconosciuto dell’intero processo di allenamento. L’esame della postura del singolo atleta e la capacità della sua gestione rappresenta una componente significativa dell’attività dell’allenatore, fin dall’inizio del processo, ma poi sempre, durante il percorso. Si può dire che il successo nello sport è un problema anche di postura, riconosciuta e collegata all’allenamento.” ( di Pasquale Bellotti, medico e docente universitario)

“…ottenere una buona postura non deve essere però qualcosa fine a se stessa, ma far parte di un benessere psicofisico più ampio…, la complessità di una buona o cattiva postura deriva da numerosi fattori che si intersecano tra di loro e le danno forma: un’eventuale condizione patologica, un equilibrio muscolare alterato o la presenza di un trauma che ha determinato un danno oltre che a condizioni genetiche/ereditarie e fattori psichici e caratteriali, sono solo alcuni elementi condizionanti”. (di Elio Volta, docente universitario responsabile del progetto Giocampus Parma). Tra le cause di una postura sofferente aggiungo il fumo e il cibo spazzatura.

Le citazioni sono tratte dal libro Posture e sport di Vincenzo Canali.

Argomento come già detto di non facile comprensione e fin troppo complesso da riuscire a parlarne in poche righe. Qui di seguito alcuni passaggi del libro di Lorenzo Ferrante “Vivere senza dolori con l’educazione posturale”. La scelta del libro non è casuale: spiega in modo semplicissimo l’importanza del perchè fare posturale.

“Una delle motivazioni più forti che mi ha spinto a scrivere questo libro, è stata il constatare che molte persone non trovavano miglioramenti, nei loro problemi fisici e di salute, nonostante fossero state seguite da professionisti di varie specializzazioni”.

“Pensare al corpo non diviso per regioni anatomiche, ma pensarlo come un corpo globale complesso, i concetti di globalità e di postura basati sugli studi di Francoise Mezieres, ci insegna come le afflizioni fisiche e di salute dell’individuo possano avere ripercussioni sulla sfera totale della sua vita, con tutti i suoi collegamenti mentali, emotivi, emozionali, sociali, familiari….tutto si somatizza e si manifesta nel corpo, quindi un buon lavoro fatto a livello fisico si ripercuote sul benessere in toto della persona”.

Tra le tante definizioni di postura, tra l’altro tutte valide, una la preferisco in maniera particolare: la postura dell individuo è frutto del vissuto della persona stessa nell ambiente in cui vive, determinato anche da stress, traumi fisici ed emotivi, posture professionali scorrette ripetute e mantenute nel tempo, respirazione scorretta, squilibri biochimici derivati da una scorretta alimentazione ecc. La retrazione muscolare è reversibile solo attraverso tecniche di fibrolisi del tessuto connettivo che avvolge i muscoli e con applicazioni di stretching globale attivo (la famosa posturale….).

Che cos’è un muscolo?

Il muscolo è un organo composto da un tessuto biologico deputato alla contrazione, il suo compito è quindi quello di accorciarsi. Il nostro corpo è formato da circa 374 gruppi muscolari e sono a nostra disposizione per farci compiere tutti i movimenti in ogni ambiente in cui viviamo. Oltre ai muscoli abbiamo più di 200 ossa, organi, vasi sanguigni, nervi , visceri ecc. con varie funzioni. Come fanno tutte queste parti a stare insieme? E’ possibile grazie ad un tessuto che ha proprio la funzione di tenere insieme, di connettere il tutto: il tessuto connettivo detta anche fascia connettivale.

La Mezieres ha cambiato il modo di vedere il corpo e il modo di lavorare di centinaia di persone. Ogni accorciamento parziale della muscolatura posteriore provoca un accorciamento di tutto l’insieme di questa muscolatura. Un allungamento di un muscolo qualunque provoca l’accorciamento dell’insieme della muscolatura posteriore. La vera rivoluzione consiste nel passaggio dal lavoro analitico a quello globale, è un modo completamente diverso di concepire il corpo. In passato si parlava di muscoli e si studiavano i muscoli singolarmente, ora si parla di catene muscolari e di globalità.

La celebre frase della terapista francese “al cimitero tutti gli scheletri si rassomigliano” rende bene l’idea, è la muscolatura tonica la vera responsabile dei cambiamenti della struttura, perchè le rigidità muscolari agiscono negativamente sulla postura. Le persone si portano dietro delle valigie piene di compensazioni che loro stesse ignorano. Attraverso le posture, riallineando i segmenti corporei, si riesce a sottrarre la forza in eccesso del gruppo forte, automaticamente questa forza passa agli antagonisti deboli. La forza ha un limite massimo, la forza massimale è la capacità degli antagonisti e degli agonisti di riuscire ad esprimersi in perfetta sincronia, si supponga che il muscolo antagonista possieda una forza eccessiva che corrisponda per esempio a 120 e l’agonista possieda una forza che equivale a 70. (Fonte: Riprogrammazione posturale, Carlo Guidi Fabbri)

Beh allora cosa si fa, non ci si allena più con i pesi, bilancieri, manubri, kettlebell? Assolutamente si, ci si allena anzi, la vera differenza in tutto questo non la fa il bilanciere in meno ma lo stimolo. Lo stimolo adeguato alla persona e alla propria condizione cambierà i paradigmi negativi in positivi.

Quando con il termine fitness indico performance della vita quotidiana mi riferisco esattamente a tutto ciò. Lo stimolo allenante è frutto di precise calibrazioni e misure, metaboliche, posturali e individuali che vanno ben oltre la mera “lettura” della colonna vertebrale.

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